Mentre la serie A riposa per lasciare posto alle due amichevoli della nazionale azzurra, la serie B gioca. E in questa giornata il Pescara deve tentare di allontanarsi dalla zona playout. Nell’ultima giornata Brugman e compagni hanno subito una quasi beffa. Gli abruzzesi, per ben due volte in vantaggio, sono stati raggiunti da un Avellino agguerrito che sta cercando con tutte le sue forze, proprio come il Delfino, di allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione, mentre il ct Novellino rischia di perdere la panchina biancoverde.
Durante il match Brugman, con un capolavoro da centrocampo (13’ del primo tempo) aveva aperto le marcature e i biancazzurri avevano mantenuto il controllo del campo per tutto il primo tempo; ma esattamente 45’ dopo, gli irpini trovavano il pareggio su un rigore dubbio. Il Pescara non cedeva e, dopo un quarto d’ora, Mancuso riportava nuovamente in vantaggio gli abruzzesi. L’Avellino sembrava finalmente uscire dal torpore e in prossimità dello scadere del secondo tempo, prima Di Tacchio trovava la via del pareggio definitivo e poi, continuando a credere nel ribaltamento di fronte, insisteva. Fino al punto da procurarsi un rigore più che legittimo, che solo l’arbitro Minelli, per fortuna dei biancazzurri, non concedeva, arrivando invece ad ammonire l’attaccante del Pescara Castaldo per proteste.
Nell’era Epifani, si tratta del primo pareggio, dopo due sconfitte consecutive (contro Parma e Carpi, dopo quella con il Cittadella costata l’esonero a Zeman). Per il Pescara, le prossime due partite, quella contro l’Empoli e la trasferta a Brescia, potranno dire molto sul futuro della squadra. In classifica, gli abruzzesi si trovano a 4 punti dalle due posizioni di playout: 37 punti il Pescara e 33 il Cesena, con altre tre squadre (Brescia, Novara e Avellino, appunto) in mezzo.
La trasferta sulla sponda occidentale del Lago di Garda avrà un valore particolare. Una vittoria sul Brescia infatti segnerebbe un ulteriore allontanamento dalla zona retrocessione.
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Comunque sia, Epifani, come è giusto che sia, fa un passo alla volta. E il prossimo, quello con l’Empoli sarà reso ancor più insidioso per delle assenze notevoli. Falco, innanzitutto, per un problema al ginocchio, rischia altri 30 giorni di stop. Ma mancheranno anche Bovo, Campagnaro, Mazzotta, Proietti. A questi si aggiungono i due “nazionali” Valzania, che a centrocampo sarà rimpiazzato da Machin, e Capone.
L’Empoli è primo in classifica e sta giocando un campionato notevole, con 16 vittorie all’attivo, 9 pareggi e 5 sconfitte. Non perde da più di mesi, per l’esattezza dall’11 novembre, quando subì un 2 – 1 a Vercelli.
Se, invece, si guarda allo storico degli scontri diretti, per trovare un precedente a Pescare bisogna risalire al 29 dicembre 2013, quando gli azzurri dopo l’espulsione di Tonelli giocarono in 10, vinsero per 2-1. All’epoca, sedeva in panchina un certo Sarri.
Il destino del Delfino Pescara, però, non si gioca solo in campo. L’imprenditore Gilberto Candeloro, già presidente del Francavilla Calcio, avrebbe infatti intavolato una trattativa con Sebastiani.
L’obiettivo a medio termine di Candeloro sarebbe quello di entrare nel Pescara Calcio, come socio di maggioranza, portando importanti liquidità “in campo”; il che, per una squadra con ambizioni come quelle della società biancazzurra, significa una buona boccata d’ossigeno.
L’imprenditore, poi, ha un obiettivo più a lungo termine: quello di creare un network di squadre, con cui raggiungere mete nazionali, ma anche internazionali.
Per il momento però si parla del Pescara: un passo alla volta.