Lucoli. Quasi 500 anni fa un carro, carico d’una preziosa statua lignea policromata raffigurante una Madonna con il Bambino, partì dall’Aquila verso il Nord Italia. Giunto però nel borgo maceratese di Petriolo lì si fermò poiché, leggenda vuole, non vi fu modo alcuno di persuadere i buoi a fare un altro passo. Da allora la statua è diventata il simbolo di Petriolo, ma solo il recente restauro del 1984 a opera del maestro maceratese Gianfranco mPasquali permise di scoprire, inciso nel basamento, il nome dell’autore e le desinenze “magister” e “aquilanus”. L’autore in questione era lo scultore e pittore, epigono dell’importante stagione statuaria abruzzese quattrocentesca, Giovanni Antonio da Lucoli, detto Aquilano.
Ci sono voluti tuttavia ancora 26 anni affinché un altro evento fortuito arricchisse ulteriormente la trama: la visita nel borgo petriolese da parte dello scrittore aquilano Alessandro Chiappanuvoli, il quale, stupito dalla scoperta, altro non ha fatto che mettere in contatto le Amministrazioni comunali di Lucoli e di Petriolo, ricevendo immediata quanto
entusiastica disponibilità. L’incontro ufficiale tra il sindaco di Lucoli Valter Chiappini e il vicesindaco di Petriolo
Enrico Vissani è previsto per mercoledì 1 luglio, h 11.00, presso la sede del Comune di Lucoli, Via Francesco Saverio Gualtieri, 10 – fraz. di Collimento. Alla presenza della storica e critica dell’Arte Michela Becchis, dell’artista Piotr Hanzelewicz, del ricercatore in Storia Fabio Sileoni, del Commendatore ing. Aldo Chiavari e dello stesso Chiappanuvoli, l’incontro avrà il duplice obiettivo di instaurare, da un lato, una possibile collaborazione tra le due Amministrazioni finalizzata alla riscoperta della figura dell’artista Giovanni Antonio e, dall’altro, di programmare una prossima attività congiunta in previsione di un evento artistico e promozionale.