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Arci L’Aquila: nessuna discriminazione nell’erogazione degli aiuti per l’emergenza

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
4 Aprile 2020
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L’Aquila. ARCI L’Aquila diffida l’Amministrazione del capoluogo dal porre in essere condotte discriminatorie sui processi di assegnazione dei supporti economici emergenziali.

“In data odierna – si legge ne comunicato – la Giunta comunale ha dato via libera alla delibera che fissa i criteri di distribuzione delle somme stanziate dal governo al Comune dell’Aquila per le misure urgenti di solidarietà alimentare, in attuazione del DPCM del 28 marzo 2020, per sostenere i cittadini che versano in condizione di difficoltà economica a causa dell’emergenza Coronavirus. Leggiamo dal comunicato stampa del Comune che “Potranno accedere al bando pubblico coloro che, attraverso
un’autocertificazione, dichiareranno di essere in stato di bisogno a seguito dell’emergenza Covid 19, cittadini italiani e stranieri residenti in città. Questi ultimi dovranno essere in possesso del
permesso di soggiorno di lunga durata.”

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“Chiediamo fermamente che gli interventi straordinari siano rivolti a tutti coloro che hanno subito gli effetti dell’emergenza, indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo di soggiorno, dalla durata della permanenza precedente sul territorio”.

“Come sottolineato infatti dalla nota di ASGI, ARCI, ACTION AID ed altre sigle, si tratta di interventi straordinari destinati a supplire alla perdita di occasioni di lavoro provocata dall’emergenza. In
quanto tali, devono essere rivolti a tutti coloro che appartengono a una comunità territoriale e hanno subito gli effetti di tale particolare situazione, indipendentemente dalla nazionalità, dal
titolo di soggiorno, dalla durata della permanenza precedente sul territorio”.

“In particolare, per quanto riguarda i titoli di soggiorno, va ricordato che numerose norme (artt. 2, 41 e 43 TU immigrazione, oltre a varie direttive UE) garantiscono la parità di trattamento con gli italiani nell’accesso alle prestazioni di assistenza sociale a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se titolari di un permesso di soggiorno per famiglia, lavoro o protezione internazionale; pertanto non è consentito ai Comuni operare distinzioni a seconda del titolo di soggiorno”.

“In particolar modo poi ci riferiamo a tutti gli ex beneficiari del progetto SPRAR gestito dalla nostra Associazione, che grazie allo stesso, un progetto di cui il Comune dell’Aquila è ente titolare, hanno trovato una forma di autonomia sul territorio integrandosi e contribuendo alla ripresa della nostra città. Riteniamo grave e miope l’esclusione di questi cittadini, molti dei quali titolari di protezione internazionale, per cui un progetto del Comune stesso ha lavorato in questi anni al fine di favorirne
l’integrazione ed ora il Comune stesso volta loro le spalle oltretutto con il rischio di incorrere in violazioni delle norme di legge in materia provocando, oltre che una palese ingiustizia, inevitabili
contenziosi giudiziari”.

“Chiediamo quindi che vengano rivisti i requisiti definiti nella delibera comunale includendo tutti i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, includendo in ogni caso gli stranieri nella fase di
rinnovo del permesso di soggiorno, tenendo conto che tutti i permessi in corso sono prorogati fino al 15.6.2020 (art. 103 DL 18/2020)”.

“Il virus non conosce confini e steccati, non ricreiamoli all’interno delle nostre comunità locali e valorizziamo invece il patrimonio di solidarietà e di coesione che abbiamo sperimentato in queste settimane. Per questo motivo chiediamo di includere nelle misure di sostegno coloro che (italiani o stranieri) risultino privi di iscrizione all’anagrafe pur essendo effettivamente domiciliati nel comune e di includere anche gli stranieri privi di titolo di soggiorno, facendo riferimento al domicilio nell’ambito comunale sulla base delle informazioni reperibili anche tramite i servizi sociali”.

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