L’Aquila. Ispirato dagli incendi che hanno devastato le montagne della regione Abruzzo, in particolare quelle protette dei Parchi della Maiella e del Sirente Velino, il nuovo racconto di Federico Cifani, ‘La Fuga’, narra il dramma in presa diretta utilizzando gli occhi di un animale speciale.
La sua corsa insieme a quella degli altri abitanti del bosco è stata concentrata in righe stringate ed essenziali per dare la possibilità al lettore d’immedesimarsi nel dramma. Il tutto accompagnato da spunti di riflessione ed un finale a sorpresa in grado di rivalutare il rapporto tra uomo natura. Un testo emozionante nato quasi di getto sulla scorta delle giornate trascorse a cercare di spegnere i fuochi che hanno distrutto il patrimonio boschivo di parte dell’Abruzzo e che continuano a ridurre in cenere altre zone dell’unico pianeta che possediamo. Incendi di cui, forse, si vedono solo le immagini che scorrono sui telegiornali senza comprenderne la loro forza distruttrice. Troppo poco per degli esseri senzienti come gli uomini. Per questi motivi il racconto è stato pensato e scritto in presa diretta e trascinare il lettore all’interno di un bosco preda delle fiamme. Il racconto utilizzato anche da un istituto scolastico del pescarese per l’interesse didattico che ha suscitato, vuole contribuire alla tutela dell’ambiente e del territorio. Ora non resta che scoprire di chi sono gli occhi che hanno intrapreso ‘La Fuga’.