L’Aquila. E’ una vera e propria mattanza quella che si sta consumando in Abruzzo tra quegli angoli di paradiso, ora trasformati in inferno, che continuano a bruciare senza tregua. Pinete e faggete secolari, che hanno impiegato anni a crescere, sono andate completamente distrutte nel giro di pochi istanti. Tanto ci hanno messo le fiamme ad avvolgerle e ridurle in cumulo di cenere. Un danno inestimabile per la regione dei parchi, che fino ad ora ha visto andare in fumo il 40% di terreno boschivo dell’intera superficie regionale. Ma per la conta dei danni è ancora presto, almeno dieci i roghi ancora attivi.
Anche gli animali selvatici che popolano le nostre montagne, non sono stati risparmiati dagli incendi. Le immagini, drammatiche, della grande devastazione ad alta quota arrivano dai social. Numerosi animali sono stati rinvenuti senza vita: alcuni uccisi dalle inalazioni di fumo, dalle alte temperature o dall’assenza di cibo e acqua. Altri arsi vivi da quelle fiamme che pian piano hanno distrutto il loro habitat e non hanno lasciato loro alcuna via di scampo. Inutile spendere tante parole, le immagini, raccapriccianti, parlano da sole. E pensare che tutto ciò è stato opera dell’uomo!
‘Un disegno criminale’ lo hanno definito i politici di casa nostra da D’Alfonso a Di Pangrazio passando per la senatrice Pezzopane e perfino il prefetto Frattasi. @fededimarzio84
Foto archivio tratte dalla testata La Lince