Teramo. Nel cuore di Modena, all’interno dello storico mercato Albinelli, dove da più di un secolo i sapori tipici della cittadina emiliana s’incontrano con quelli del mondo, Sergio Fodor, un giovane imprenditore originario di Teramo, gestisce da quasi cinque anni, il banco alimentare “L’Abruzzo e le sue meraviglie”. Nonostante la giovane età, un passata da rappresentante a livello europeo dei prodotti tipici abruzzesi e diverse collaborazioni con le fiere di Parma, Milano e Verona, il ventinovenne teramano ha deciso di promuovere i prodotti tipici dell’Abruzzo in una città famosa per i tortellini, il Lambrusco e l’aceto balsamico, che dominano il panorama culinario mondiale, oltre che quello regionale. “I primi tempi non sono stati affatto facili, avevo da poco compiuto venticinque anni e ho dovuto prendere una decisione: lasciare Teramo e cercare fortuna altrove”, spiega Sergio, “Ho scelto Modena, perchè abbastanza vicino a Verona, Parma e Milano, città che in quel momento mi hanno dato parecchio lavoro, soprattutto durante le fiere. A Modena ho trovato l’occasione comprando questo banco, che nel giro di pochi anni mi ha regalato numerose soddisfazioni, stabilità prima di tutto, cosa che fino a poco prima non avevo”. Porchetta, Montepulciano delle Colline Teramane, Mortadella di Campotosto e Prosciutto di Montagna, sono i punti di forza di questo banco che nel giro di poco tempo potrebbero portare i modenesi a “tradire” i loro salumi, ad iniziare dagli studenti che nei momenti di pausa preferiscono un panino con la porchetta alle classiche tigelle. “Compro e vendo prodotti provenienti esclusivamente dalla mia regione e la maggior parte di essi prenderanno parte ad Expo Milano 2015, ad iniziare dal “Bolle di Balla”, uno spumante proveniente da uve Pecorino, vendemmiato e imbottigliato a Nocciano (Pescara), dalla cantina Mapei, che porterà all’esposizione universale anche l’olio “Monocultivar del Leccio”. E non saranno solo i Mapei gli unici abruzzesi presenti ad Expo ma anche i Bianco, storica famiglia del teatino (Chieti), famosi per l’apicoltura che presenteranno alla stampa mondiale i diversi tipi di miele da loro prodotti. Secondo Sergio, l’Expo potrebbe essere l’occasione giusta per far conoscere i prodotti della nostra terra a persone provenienti da tutto il pianeta e perchè no, un occasione per rilanciare l’economia di una regione, che nella sua storia ha visto immigrare numerosi abitanti a causa dell’elevato tasso di disoccupazione e di un disastroso terremoto che le ha fatto perdere gran parte della sua bellezza. Fabrizio Tosi