L’Aquila. Trenta proiettori, dalla Fontana Luminosa fino a Corso Vittorio Emanuele II, hanno illuminato ieri le strade del centro storico con frammenti di pensieri e di poesie. “Una luce”, installazione curata dall’artista Marco Nereo Rotelli in collaborazione con l’Università degli studi dell’Aquila- Dipartimento di scienze umane, ha voluto offrire ai cittadini una riflessione sullo stato di emergenza che ancora vige nella città. “L’intervento di Marco Nereo Rotelli affida alla luce e alla poesia il compito di comunicare questo disagio umano e la dignità con cui la popolazione lo vive quotidianamente” si legge in una nota. Sulle impalcature, sui palazzi e sulle strade bagnate, le parole luminose di due grandi autori del Novecento, Attilio Bertolucci e Pierpaolo Pasolini, hanno riscaldato L’Aquila, in un freddo che precede il Natale. Poche le persone presenti (il maltempo non ha di certo aiutato) ma questo non oscura affatto la viva partecipazione di tanti giovani universitari che si sono impegnati nel portare avanti questo progetto, mostrando ancora una volta di essere loro il motore della rinascita. Dopo la recitazione di “Una Luce” di Pasolini, con la voce d’oltreoceano dell’attore Thomas Haskell Simpson, gli strumenti a fiato della banda musicale hanno accompagnato lungo quattro stazioni le perfomance di studenti e cittadini per un piccolo pensiero alla loro città. I loro componimenti, nel progetto “Se tu scrivi una poesia per L’Aquila”, sono stati consegnati al pubblico in pergamene scritte a mano e saranno pubblicati su una pagina web dedicata, insieme ad altre poesie provenienti da tutta Italia. Quale modo migliore per strappare la città dal velo dell’ indifferenza? Alla vigilia di questo Natale il capoluogo mostra di esserci. La manifestazione è stata infatti solo uno dei tanti eventi aquilani previsti nel ricco calendario festivo, tra mercatini di Natale, concerti e mostre pittoriche, di una città che non demorde. “Tutto intorno a lei ferocemente muore, mentre non muore il bene che è in lei” scriveva Pasolini rivolto a sua madre e a tutte le donne capaci di sopportare la sofferenza. E un messaggio più intenso per L’Aquila non può esistere. Diego Renzi