L’Aquila. “Ora che il consiglio della Camera di Commercio di Teramo ha votato, all’unanimità, la revoca della delibera di fusione assunta nel 2016 con la Camera di Commercio dell’Aquila, bisogna che tutti rispettino il volere dell’ente camerale, delle associazioni imprenditoriali che lo compongono e dell’intero territorio teramano che, negli scorsi mesi, si era schierato apertamente, e in maniera trasversale, contro questo accorpamento”. Lo dichiara Dino Pepe, consigliere e vice-capogruppo regionale del Partito Democratico.
“Già la scorsa estate avevo chiesto al consiglio regionale di ascoltare le istanze che venivano dal territorio teramano che, in maniera univoca, chiedeva di non dare seguito a questa unione” prosegue Pepe. “A tal proposito avevo presentato una risoluzione che chiedeva di adottare una specifica deliberazione di giunta regionale con la quale venivano sospesi, fino alla pronuncia della consulta, i procedimenti relativi all’accorpamento delle Camere di Commercio di Teramo e L’Aquila, ma dopo che questa aveva ricevuto l’unanime sostegno di tutti i consiglieri di maggioranza, con la promessa ufficiale di essere votata da parte anche del presidente della terza commissione consiliare, Emiliano Di Matteo, venne clamorosamente bocciata in consiglio”.
“Ora, con la revoca arrivata direttamente dalla Camera di Commercio di Teramo, è arrivato il momento di voltare pagina e auspico che l’assessore Febbo si adoperi per non aprire le procedure per il rinnovo della fusione. Dobbiamo infatti impegnarci tutti ad ascoltare le richieste che arrivano dal nostro territorio, che chiede a gran voce di non accorpare le due Camere di Commercio, in attesa che la consulta e il governo facciano chiarezza sul quadro normativo in materia” conclude Pepe.