Piombo, arsenico e altri metalli pericolosi, i rifiuti segnalati dalla SOA nel centro urbano analizzati dall’Arta

La SOA ha proposto ricorso al Difensore Civico regionale e ora attende le decisioni di merito. In ogni caso esprimiamo il nostro sconforto per il fatto che eventuali documenti importanti per comprendere lo stato dell’arte e valutare le iniziative utili per la tutela della salute e dell’ambiente non siano adeguatamente divulgati. Viene da chiedersi perché vi sia questo atteggiamento che stride con quanto indicato dalla stessa regione Abruzzo in sede di incontri tecnici in cui si ribadiva l’interesse alla circolazione delle informazioni. Tra l’altro già il 19 dicembre 2011 il Ministero dell’Ambiente aveva chiesto informazioni agli enti sullo stato delle aree che per un “errore” (quello poi evidenziato dalla SOA a maggio 2017) erano rimaste fuori dalla perimetrazione del SIN del 2008. Auspichiamo un diverso approccio degli enti al tema dell’informazione ambientale perché è utile per risolvere i problemi che esistono sul territorio (a parte che è obbligatorio fin dal 2005 grazie al D.lgs.195/2005: tutti i dati dovrebbero essere resi disponibili sul sito WEB degli enti). Infine ricordiamo che in queste settimane si sta decidendo la sorte degli edifici della vecchia fabbrica Montecatini, tra abbattimento e conservazione con messa in sicurezza. Riteniamo, come abbiamo ripetuto in Conferenza dei Servizi, che vada fatta un’attenta valutazione che permetta da un lato di mettere in sicurezza ambientale il sito nella sua interezza e dall’altro salvaguardi manufatti che rappresentano un esempio di archeologia industriale da conservare e restaurare.