Pescara. Le Iene tornano in Abruzzo ma questa volta per una buona causa. Protagonista sempre la tragedia di Rigopiano: due anni fa una valanga ha travolto l’hotel in cui hanno perso la vita 29 persone.
A due anni dalla tragedia che ha colpito l’Abruzzo e l’Italia intera, la Iena Ismaele La Vardera è andata ad incontrare Alessio Feniello, papà di Stefano, il giovane che ha perso la vita nella terribile valanga. Nonostante la Procura di Pescara stia ancora lavorando per stabilire i responsabili della causa, sembra proprio che papà Feniello sia uno dei condannati, che però poco c’entra con i responsabili della tragedia.
Una condanna che pesa, soprattutto umanamente: eh si, perché Feniello è stato accusato e condannato per aver portato dei fiori sul luogo della tragedia per ricordare il figlio Stefano, che proprio in quel giorno avrebbe compiuto 30 anni.
“Mi hanno condannato a due mesi di carcere tramutati in 4.550 euro di ammenda perché ho violato i sigilli dell’area sottoposto a sequestro attorno a quello che rimane dell’hotel Rigopiano”, racconta Alessio Feniello ai microfoni della Iena La Vardera.
“Il giorno dell’anniversario sono arrivato qui con mia moglie”, spiega il papà di Stefano, “ci hanno detto che non potevamo superare quella recinzione, noi lo abbiamo fatto. Loro ci hanno seguito, comprendendo il nostro momento di dolore”. Tutto finito? No, perché dopo qualche giorno ha ricevuto la raccomandata che gli comunicava la condanna: “Non sono più libero di portare un fiore, quale reato ho commesso? Da quel giorno la nostra vita è finita, io e mia moglie ora non abbiamo più obiettivi”.
Nel giorno tanto discusso anche la moglie, che era con lui nel luogo dove ormai due anni fa c’era l’hotel, ha ricevuto la stessa raccomandata ma la sua denuncia è stata archiviata. “Egregio magistrato, lei mi condanna a due mesi. Io me ne faccio tre”, grida a gran voce Alessio ai microfoni de Le Iene, “ma 4.550 euro se lo può anche dimenticare perché non li ho. E non li pagherò mai”. Il nostro La Vardera ha tentato di parlare con Salvatore Campochiaro, magistrato della procura di Pescara, ma non ha voluto sapere chiudendosi nel suo ufficio.
La Vardera si recato in Procura a Pescara per parlare con il magistrato Campochiaro, non riuscendosi perché ha negato qualsiasi dialogo chiudendosi nel suo ufficio. Così, tramite la redazione delle Iene, è stata attivata una donazione per pagare la multa: bastano 4.550 persone disposte a mettere anche solo un euro. Chiunque fosse interessato può infatti fare la sua donazione tramite bonifico bancario, con casuale “pagamento multa Rigopiano”, all’Iban IT05Q0760115300000075912592.