L’Aquila. “Prorogare la presenza nella città dell’Aquila della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e il cratere che, il prossimo 31 dicembre 2019, dovrebbe confluire nella sede unica di Chieti, sulla base di una disposizione assunta nel 2016”. È il messaggio del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, contenuto in una lettera inviata al ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, al sottosegretario con delega alla ricostruzione e alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico colpito dagli eventi sismici, il pentastellato abruzzese Gianluca Vacca, e al direttore generale del Mibac, Giovanni Panebianco. Su quello che è stato definito uno scippo per L’Aquila, sono divampate polemiche.
“A ridosso di quasi un secolo di permanenza nel capoluogo di regione, sesto centro storico d’Italia per presenza di monumenti, e in piena ricostruzione post sismica, L’Aquila rischia di perdere un’istituzione che ha dato e continua a dare un contributo eccezionale e determinante per il recupero dei monumenti e del patrimonio culturale della nostra città”, scrive Biondi. “La permanenza delle strutture ministeriali, peraltro, dovrà essere solo il primo passo affinché queste vengano stabilizzate e si ponga riparo a una operazione mirata a impoverire e mortificare il territorio aquilano, portata compimento nel colpevole silenzio di chi, nel centrosinistra, governava a livello locale e nazionale”.
“Confido, alla luce delle interlocuzioni avute nelle scorse settimane con il sottosegretario, le dichiarazioni rese ai media rispetto a questo delicato argomento dallo stesso e il potenziamento del personale a servizio degli uffici annunciato dal governo – conclude il primo cittadino – che possa essere individuato un percorso concreto e condiviso che consenta di agli uffici della soprintendenza di proseguire la propria attività qui all’Aquila, la cui presenza è imprescindibile per la rinascita dei beni storici e monumentali di questa terra”.