L’Aquila. “Chi ha riappeso il crocifisso? È stata la città”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sul posizionamento, in occasione
della prima seduta del Consiglio comunale, del crocifisso che non era stato mai posizionato alla parete della sala consiliare realizzata dopo il terremoto del 6 aprile 2009. “È un simbolo identitario importante, che non deve dividere ma unire, e se avete ascoltato il discorso del consigliere straniero, ha detto che la convivenza si fa attraverso la condivisione delle regole”, ha continuato Biondi a capo di una coalizione di centrodestra. La vicenda aveva provocato polemiche e scontri politici soprattutto in occasione della votazione nella passata consiliatura guidata dal centrosinistra con il sindaco, Massimo Cialente, per il ripristino del simbolo sacro, finita in parità e quindi bocciata.
A protestare nei mesi scorsi, l’aquilano Celso Cioni, direttore regionale della Confcommercio, che aveva partecipato anche ad alcune sedute della precedente consiliatura portando una grande croce di legno per protesta contro la mancata riapposizione. “Ho appreso da fuori città che è stato riposizionato il crocifisso nell’Aula Consiliare del Comune dell’Aquila e per questo esprimo particolare soddisfazione nel vedere realizzato quanto auspicato da più di un anno insieme a tantissimi amici che hanno condiviso questa sacrosanta battaglia che era necessaria”, ha sottolineato Cioni in una nota dicendosi “particolarmente grato all’amministrazione e al sindaco Biondi che mi aveva già preannunciato questa saggia decisione”.