Sulmona. Una donna di 53 anni è morta mentre la sorella di 50 è ricoverata in ospedale. Le due, originarie di Badia (frazione di Sulmona), secondo la diagnosi dei medici avrebbero contratto il virus H1N1, ovvero la febbre suina che qualche anno fa ha mietuto molte vittime nel mondo. I due casi che si sommano all’unico registrato in Abruzzo, a Pescara. I controlli seguono i risultati degli esami eseguiti anche al Policlinico Umberto I di Roma, dove, da fine febbraio, si trova la sorella della paziente morta a Sulmona. La donna deceduta era disabile, affetta da malattie croniche e al momento del ricovero risultava immunodepressa e debilitata; viveva con sua sorella, nella loro casa e in condizioni di indigenza, con problemi di carattere igienico sanitario. “Nessun allarme per la febbre suina (H1N1) e situazione sotto controllo”. Così il servizio di prevenzione della Asl 1. “Si tratta di una patologia”, dichiarano i medici, “che si manifesta con le caratteristiche dell’influenza e che si trasmette per via area. In genere attecchisce su soggetti in stato debilitazione e con difese immunitarie basse; l’esistenza di condizioni di degrado igienico-sanitarie inadeguate può sicuramente costituire un habitat favorevole all’insorgenza del virus”. “Il vaccino per l’influenza stagionale”, proseguono i medici della Prevenzione, “è una protezione che alza le difese contro il virus H1N1. L’insorgere di casi del tutto sporadici, che allignano quasi sempre su persone con difese indebolite, rientra nel dato fisiologico della possibilità di trasmissione della malattia. La Asl, come misura immediata e basilare, ha attivato tutte le procedure necessarie per gli accertamenti del caso. Allo stato, comunque, la situazione è sotto controllo e non desta preoccupazioni”.